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BIO

Leonardo Iannacci nasce a Bologna l’8 luglio del 1962. Sbuca dagli anni Sessanta e si laurea in Giurisprudenza ma realizza di essere in grado di fare solo una cosa nella vita: il giornalista. Muove i primi passi nella redazione sportiva de L’Unità, poi diventa inviato speciale per Giganti del Basket, Guerin Sportivo, Autosprint, AM-Corriere dello Sport, Auto. Verga articoli per Il Giorno, Il Messaggero, La Stampa e per Libero, invitato a farlo da Vittorio Feltri. In quattro decenni va per il mondo in un’epoca in cui non si copiavano le notizie dal web ma si scriveva “andando-vedendo-raccontando-incontrando”. In pensione (dribblata) continua a scrivere perché non sa fare e non vuole fare altro. Ha già scritto libri e, forse, il mondo non aveva bisogno di "Sinner - Una faccia pulita". Lui sì.

 

OPERE

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Jannik Sinner è il numero 1 del tennis mondiale. È il campione che sta cambiando questo sport, diventato con le sue vittorie e il suo modo di essere un fenomeno di costume. Il libro scritto da Leonardo Iannacci, e che contiene una prestigiosa prefazione di Claudio Baglioni, racconta l’evoluzione e la crescita di Sinner in un mondo, quello del tennis che lo ha accolto come il fuoriclasse del nuovo millennio, l’erede di Federer, Djokovic e Nadal. Con preziose testimonianze di Paolo Bertolucci, Omar Camporese e Paolo Canè, questo ritratto dell’uomo e del campione svela suggestioni e aneddoti sul pianeta-Sinner. Un libro che si legge tutto d’un fiato, preciso e diretto come una volée del campione di Sesto Pusteria.