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BIO

ALBERTO BORTOLOTTI, 67 anni, bolognese, figlio di Rino, fondatore di “ Stadio “ e nipote di Adalberto che lo ha diretto. Diplomato al Liceo Ginnasio “ Minghetti “ e laureato nell’81 in Storia Contemporanea all’Università di Bologna con una tesi sul giornalismo sportivo (contenente una rara intervista al “mostro sacro” della stampa sportiva italiana, Gianni Brera).
Giornalista professionista dall’88, già Capo-Ufficio Stampa della Lega Basket di Serie A, corrispondente per lo sport del “ Giornale “ diretto da Indro Montanelli quando esisteva la redazione bolognese, da marzo 2003 a maggio 2007 è stato Presidente, eletto all’unanimità, del Gruppo Emiliano Romagnolo Giornalisti Sportivi, nell’aprile 2007 è stato nominato Vice Presidente della Unione Stampa Sportiva Italiana, per la quale si occupa tuttora della organizzazione di eventi. Sul piano professionale ha lavorato per SKY, occupandosi di motori, ha condotto per 15 edizioni, prima su Odeon Tv e poi su E’ Tv, talk show in diretta dedicati a F1 e Motogp, ha curato e condotto “Buca 9”, dedicata al golf, per 4 anni in onda su Telesanterno, è stato corrispondente di Mediaset per il Bologna calcio, collaboratore di diverse emittenti radio tv per le quali conduce la più vecchia trasmissione di calcio in Italia sulle reti private, “ Il Pallone Gonfiato “, in onda sulle antenne regionali per il 46esimo anno consecutivo, quasi 4000 puntate solo in tv. Ora con lo stesso nome vi è anche un sito, i cui accessi superano i 2 milioni al mese. 
Ha collaborato con TMC ed è stato inviato di calcio e capo-rubrica basket e baseball del Guerin Sportivo. Ha collaborato con il free press “Epolis“ per calcio e motori . E’ stato vicepresidente della SEF Virtus – Ente Morale, fondata nel 1871, una delle più gloriose e antiche polisportive italiane e vicepresiede attualmente la sezione ginnastica. E’ il responsabile, per conto della V nera, della collana “In Alto Stat Virtus” della Minerva Edizioni. E’  stato responsabile comunicazione di Best Union Company (ora VivaTicket, della quale è consulente),  società italiana che si occupa di biglietteria e controllo accessi in molti parchi divertimento, fiere, musei e impianti sportivi e del tempo libero del mondo.

OPERE

Al suo terzo vagito, la collana “In alto stat Virtus” ha l’ambizione di alimentare lo spirito bianconero dentro e fuori i campi da gioco.
“Gianluigi Porelli - L’Avvocato dei Canestri” parte da una “disgrazia”, ovvero la quasi sparizione della sezione basket della V nera. Al limite della disperazione, il nume tutelare della Casa Madre, Giovanni Elkan, si affida a un legale mantovano laureato a Bologna, leader dei Goliardi petroniani, che da giocatore di “Coppa Facchinetti” diventa segretario del circolo nato nel 1925 (prossimo ai 100 anni, in arrivo altro volume) in zona Stadio. Le racchette bianconere trovano nuova vita nel rigore metodologico di questo puntuto signore, che sapeva peraltro essere generoso e pure compagnone. 
La pallacanestro sarà gestita con lo stesso imprinting, ma per farla ripartire occorreranno anche delle cambiali. Ripristinati i colori sociali, arrivano i giocatori, poi gli allenatori, e i successi, in Italia e in Europa. La gestione sempre affidata all’Avvocato, circondato da una solidissima base di amici/imprenditori. E’ stato uno dei più grandi dirigenti dello sport italiano in assoluto.  
Il racconto è curato nientepopodimeno che da Dan Peterson, con la “regia” di Alberto Bortolotti e il contributo di Adalberto Bortolotti, oltre a di tanti uomini di sport che gli hanno voluto bene, anche da avversari. Se la Virtus oggi è un grande club il merito è soprattutto suo.